gizia Età: 47
Ho 47 anni, sposata da 21 anni con due figli di 19 e 15 anni. La mia storia fino a due anni fa è comune a tante altre. abbiamo costruito insieme tante cose, raggiungendo un discreto stato sociale. Lui calmo e razionale devoto alla famiglia e al conto in banca, io un pò more robust organize and plan. affectionate with me and the children he is always attentive and caring , I most certainly passionate but also a little more aggressive than him. the first crisis began two years ago when I noticed a certain detachment and indifference towards me and also to their children. I tried to talk to understand what was happening, but I insisted niente.Lui beginning to feel depressed, crying pr anything did not feel like doing anything. At that point came to light something about me that until then had never discovered : the brutal attitude of "control". are able to go into the details of the phone calls of his card and I noticed a number that was repeated daily for at least three or four times, but he systematically erased from the call list. I managed to locate the last three digits, and when I called I was surprised because across a man told me. I had never considered this possibility , partly because the strong sexual attraction that there was always with my husband could not make me think he could have a wild distraction for a man. I talked to him once and he confessed that with this gay guy there was a feeling only intellectual but never physical. He felt nothing physically but to speak with him made him feel good and light. I went immediately by a psychotherapist to help me in this matter, only I did not know where to start . Were two years long and difficult but at the same time constructive, I think, as he slowly came back and this quiet. Everything up to two months ago about where I started to notice my husband a little weird and detached. The inevitable question "what happens", but granted the answer "nothing." At that point, the anxiety and fear has breached sulla ragione ed è riaffiorata la bestia, ovvero l'atteggiamento del controllo........Ancora una nuova scoperta di un numero, diverso da quello di due anni prima, ma che costantemente chiamava e cancellava e la voce dall'altra parte era sempre quella di un uomo...Ho provato a parlargliene di nuovo, ma questa volta è scoppiato come una furia dicendo che lui aveva bisogno di libertà, sentiva stretto il matrimonio, non voleva più le responsabilità e da quella sera non è tornato più a casa. A chi cerca di parlarci dice che non mi vuole mai più vedere, mi sta descrivendo un mostro che l'ha soffocato e represso. Io non riesco a credere a tutto ciò, mi sento lacerata e non so che fare. Anzi ciò che devo fare forse lo so: non devo cercarlo......ma è tanto difficile, non dormo perchè i pensieri mi affollano la testa, non riesco a mangiare perchè il senso di vomito è più forte. Il pensiero è fisso e il tempo non passa mai. Aiutatemi
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